Alzi la mano chi non ha mai avuto qualche problema nel collegamento alla WiFi dell'hotel o di altri servizi commerciali: la pagina di login non compare, si riceve un errore nel momento in cui si prova a visitare qualunque pagina o non si riescono a visitare alcuni siti web.
Se fosse impossibile collegarsi a una WiFi pubblica, le cause potrebbero essere riconducibili alla configurazione della rete altrui oppure, più raramente, a un problema sul proprio dispositivo client.
Proviamo a riassumere le problematiche che più di frequente non permettono di collegarsi a una rete WiFi pubblica.
1) Selezionata la rete WiFi sul proprio dispositivo, la connessione non avvieneSe ci si collega alla rete WiFi pubblica da un sistema Windows e l'icona in basso a destra visualizza il messaggio Connessione limitata, è bene premere la combinazione di tasti Windows+R, digitare ncpa.cpl, fare clic con il tasto destro sull'interfaccia di rete wireless, scegliere Proprietà, Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4), cliccare ancora su Proprietà quindi scegliere le opzioni Ottieni automaticamente un indirizzo IP e Ottieni indirizzo server DNS automaticamente.
Analogamente, sui dispositivi mobili bisognerà accedere alla sezione WiFi e controllare di non aver impostato - nelle proprietà della connessione - un indirizzo IP privato statico. In tal caso, dovrà essere rimosso.Vedere anche Problemi connessione Internet, come rilevarli e risolverli.
In Windows suggeriamo comunque di digitare, al prompt dei comandi:ipconfig /releaseipconfig /renew2) Alcune WiFi non permettono l'utilizzo di DNS alternativiAlcune WiFi pubbliche non consentono agli utenti collegati di usare server DNS che non siano quelli forniti via DHCP dal router. Nell'articolo Come bloccare l'uso di server DNS alternativi all'interno della rete locale abbiamo visto come agire in tal senso facendo però in modo che anche nel caso in cui sul client fosse impostato un server DNS non autorizzato, tutte le richieste vengano comunque dirottate al DNS impostato lato router.
I gestori di alcune WiFi, però, non configurano correttamente il blocco dei DNS alternativi: è consigliabile provare a rimuovere, almeno temporaneamente, quelli eventualmente impostati in modo manuale sui propri device.
3) Provare a impostare un IP privato staticoTalvolta accade invece che per un errore di configurazione, ai client non sia correttamente assegnato un indirizzo IP privato da parte del server DHCP.
Questa situazione si presenta, spesso, quando la struttura che mette a disposizione la connessione WiFi usa più router WiFi, access point o diversi range extender ma lascia colpevolmente attivo il server DHCP su tutti i dispositivi.
In questi frangenti si creano conflitti sugli indirizzi IP assegnati ai client che spesso non riescono a collegarsi o vengono improvvisamente scollegati.
La soluzione consiste nel provare a impostare, nella proprietà della connessione sul proprio dispositivo (notebook, convertibile, smartphone o tablet), un IP privato statico.
L'indirizzo IP che si specifica deve essere ricompreso nel range di indirizzi gestiti dal router WiFi.
Suggeriamo di provare ad autoassegnarsi un indirizzo IP come i seguenti con subnet mask 255.255.255.0:
1° tentativo: 192.168.1.201 (gateway: 192.168.1.1)2° tentativo: 192.168.0.201 (gateway: 192.168.0.1)3° tentativo: 10.0.0.201 (gateway: 10.0.0.1)
Il concetto è assegnare manualmente al proprio dispositivo - senza quindi interrogare il server DHCP - un indirizzo IP che, verosimilmente, appartiene al range gestito dal router e che probabilmente non è in uso da parte di altri device.
In Windows consigliamo di digitare, al prompt dei comandi, ipconfig /all in modo da verificare il corretto utilizzo degli indirizzi IP statici.
4) La pagina di autenticazione non appare maiBuona parte delle reti WiFi pubbliche di alberghi e delle altre strutture commerciali utilizzano un captive portal ossia una pagina per l'autenticazione dell'utente.
Di solito, per ottenere l'accesso alla WiFi, basta inserire i propri dati così da ricevere un codice di conferma via SMS o per email. In alcuni casi è previsto il login via Facebook.
La pagina di autenticazione dovrebbe automaticamente apparire visitando qualunque sito web ma, talvolta, ciò non accade e il browser mostra un errore che fa riferimento all'utilizzo di un certificato digitale non valido o a un'autorità di certificazione non riconosciuta.
Per ovviare al problema e far apparire la pagina di autenticazione allestita dal gestore della WiFi, suggeriamo di provare a collegarsi a un sito che utilizza il semplice protocollo HTTP e non HTTPS.
Allo scopo è possibile digitare l'URL neverssl.com oppure clients3.google.com nella barra degli indirizzi del browser. Dovrebbe così immediatamente comparire il captive portal.
Sui dispositivi Android la presenza del captive portal viene di solito automaticamente rilevata e la pagina di autenticazione proposta subito dopo la scelta della WiFi.
5) Se la connessione alla WiFi avviene ma non risulta possibile raggiungere alcun sito webDa un PC il primo passo da compiere consiste nell'aprire il prompt dei comandi e digitare ping 8.8.8.8 oppure ping 1.1.1.1 (dove 8.8.8.8 è il server DNS di Google; 1.1.1.1 quello di Cloudflare: Server DNS 1.1.1.1: Cloudflare lancia il nuovo servizio che punta sulla privacy).
Se si ottenesse risposta mentre ping www.google.it desse esito negativo (Richiesta scaduta), significa che non avviene la risoluzione dei nomi a dominio.
Per risolvere il problema consigliamo di portarsi nelle proprietà dell'interfaccia di rete (sezione WiFi sui dispositivi mobili) e impostare manualmente i server DNS da utilizzare (ad esempio: 8.8.8.8 e 8.8.4.4 oppure 1.1.1.1 e 1.0.0.1 rispettivamente come primario e secondario).
6) Come comportarsi se alcuni siti risultassero irraggiungibiliGli amministratori della rete WiFi pubblica potrebbero avere imposto una serie di limitazioni per impedire la visita di determinate tipologie di siti web.
Per verificare se vi fossero delle restrizioni, basta utilizzare un client VPN, strumento peraltro fondamentale per preservare la riservatezza dei propri dati quando si utilizzano reti WiFi pubbliche o, peggio ancora, aperte.
Prima di mettersi in viaggio, quindi, suggeriamo di attrezzarsi con un servizio VPN affidabile (Servizi VPN sicuri: come evitare che spifferino l'IP pubblico reale) oppure allestire un server VPN a cui collegarsi da remoto in azienda, in ufficio o a casa:
- Server VPN, come crearlo usando un NAS- Connessione VPN in Windows con OpenVPN
Se la pagina di autenticazione dovesse continuare ad apparire a più riprese durante la navigazione sul web, con i dispositivi Android è possibile risolvere installando l'app WiFi Web Login: essa permette di effettuare il login automaticamente dispensando l'utente dal dover ripetere la procedura (è però a pagamento, costa circa 3 euro).
Frattanto, cresce anche l'utilizzo dei cosiddetti HTTP injectors ai quali alcuni utenti provano a fare ricorso nel tentativo di superare i captive portal: Bypassare il login a una WiFi e saltare la registrazione: una pratica sempre più diffusa.