DDAY.it DDAY.it HarmonyOS per smartphone alla fine è Android con un nome diverso

Volta: 16/Feb Di: kenglenn 859 Visualizzazioni

Huawei ha tenuto gli occidentali lontani dalla prima beta di HarmonyOS per smartphone. Per accedervi, infatti, un reporter di ArsTechnica ha dovuto fingersi sviluppatore, inviare il passaporto a Huawei e attendere una approvazione di due giorni per mettere le mani sull’ambiente di sviluppo di quello che dovrebbe essere il sistema operativo del futuro di Huawei.

Una volta ottenuto il tutto, è bastato davvero poco per capire che alla fine HarmonyOS è Android 10. Huawei non ha fatto altro che prendere le build prive di Google Mobile Services che già venivano distribuite con gli smartphone più recenti e ha sostituito nel codice la parola “Android” con la parola “HarmonyOS”.

Ci è riuscita parzialmente, perché la maggior parte dei moduli rispondono ancora come se si trattasse di Android, e lo stesso vale per moltissime app e estensioni. Huawei poteva farlo, Android è OpenSource, e lo ha fatto.

Abbiamo parlato molto di HarmonyOS, basandoci ovviamente sulla documentazione fornita da Huawei, ma se da una parte la versione opensource per dispositivi con poca memoria è disponibile per il download e può già oggi essere utilizzata, la versione “beta” per smartphone è stata “blindata” da Huawei come se ci fosse qualcosa da nascondere.

La cosa da nascondere è evidentemente il fatto che alla fine HarmonyOS su smartphone è stata una soluzione rapida, di comodo, per far vedere che Harmony era quasi pronto. Una “beta” che non è una beta, perché alla fine è Android stabile con la EMUI stabile, di beta c’è davvero poco.

Nonostante qualcuno possa stupirsi della cosa non ci troviamo nulla di strano, anzi. Quando nel 2019 Richard Yu presentò HarmonyOS, mostrò una roadmap dettagliata che prevedeva il lancio di Harmony su tanti dispositivi esclusi però gli smartphone. La roadmap arrivava al 2022 e prevedeva TV, wearables, device IoT e altri tipi di prodotti, ma niente smartphone, perché oggi realizzare un sistema operativo per smartphone richiede non solo tantissimo tempo ma anche un numero enorme di certificazioni per i moduli di rete wireless. iOS e Android sono il frutto di decine di anni di lavoro, di test, di sperimentazioni, e in questi anni sono stati chiusi milioni di bug, anche molto seri.

La roadmap di Huawei è assolutamente intelligente e pensata proprio per uno sviluppo graduale: la versione OpenSource di HarmonyOS, quella che rispecchia i principi già pubblicizzati di microkernel, bus distribuito e periferiche virtuali, gira su dispositivi con pochissima memoria (32 MB) e solo con un paio di development board. La possono scaricare tutti, e si vede che è effettivamente un sistema operativo realizzato da zero e che ha richiesto comunque anni di lavoro.

Portare questa versione su uno smartphone, se calcoliamo le migliaia di cose che uno smartphone deve fare, richiederebbe sicuramente ulteriori anni di lavoro. Non un paio, molto di più: nel 2019, quando HarmonyOS venne lanciato, non era stata fatta alcuna previsione per gli smartphone.

HarmonyOS non è un sistema operativo “finto”: HarmonyOS prosegue nel suo sviluppo, come si può vedere dal repository su Gitee (il Github cinese) molto attivo. Non è però fatto per gli smartphone. Mentre proseguono i lavori per il vero Harmony gli sviluppatori Huawei proseguono lo sviluppo dei Huawei Mobile Services e della EMUI, che alla fine è il raccordo grafico tra i servizi e quello che sta sotto. E sotto ci sta ancora Android, perché oggi non esiste per Huawei alcuna alternativa. E non esisterà nemmeno nel futuro più prossimo.

Update: Huawei ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Costruito sulla tecnologia distribuita di Huawei, HarmonyOS è un sistema operativo totalmente nuovo progettato unicamente intorno alle necessità di un futuro dove i dispositivi iOT sono progettati per coesistere e dialogare in modo massiccio. Può essere distribuito on-demand su un'ampia varietà di dispositivi, e adattarsi in modo flessibile a diverse risorse hardware e requisiti applicativi. Pur garantendo che tutte le regole open-source applicabili siano rigorosamente rispettate, HarmonyOS sfrutta un gran numero di risorse open-source di terze parti, tra cui Linux, per accelerare lo sviluppo di un'architettura completa. Attingendo al codice open source di AOSP (Android Open Source Project), il quadro applicativo distribuito di HarmonyOS può coesistere con il quadro applicativo AOSP e supportare entrambe le API AOSP e HarmonyOS per offrire agli utenti la stessa esperienza di smartphone e tablet di prima e le esperienze differenziali cross multi-device. Anche se alcuni elementi dell'interfaccia utente di EMUI 11 sono mantenuti nell'attuale beta per sviluppatori, HarmonyOS sarà lanciato con una nuova interfaccia utente insieme ai prossimi smartphone Huawei. Il programma beta per sviluppatori è ancora in corso, e siamo lieti di ricevere qualsiasi feedback dagli sviluppatori e dai partner che lavorano al nostro fianco per dare vita alla nostra visione di tutti gli scenari.