I codici dialer, denominati così perché accessibili direttamente dal tastierino di chiamata del telefono, sono ancora un mistero per l’utente medio, mentre non hanno segreti per gli utenti più avanzati, che da anni li usano per accedere a una serie di menù di test e impostazioni avanzate altrimenti non accessibili dall’interfaccia utente standard.
Il codice dialer più conosciuto è senza dubbio quello che permette di visualizzare l’IMEI, ossia il codice identificativo unico che permette di bloccare il telefono in caso di smarrimento, ed è associato alla garanzia, digitando la stringa *#06# nel tastierino numerico. Altri codici dialer permettono di svolgere attività di test riservate ai più esperti, ma che si possono rivelare utili se si intende ad esempio fare operazioni di diagnostica per una riparazione.
Gli smartphone Android sono famosi per contenere al proprio interno una grande varietà di funzionalità nascoste. Nelle versioni più recenti, in particolare a partire da Android 4.4 KitKat, l’utilizzo di gran parte di questi codici è caduto in disuso ed è stato sostituito da nuove voci nelle impostazioni, motivo per cui, tra codici che elencheremo sotto, alcuni non funzioneranno a bordo dei device più recenti.
Prima di procedere approfondendo i due tipi principali di codici dialer, ossia MMI e USSD, è bene ricordare che, mentre alcuni codici permettono di visualizzare informazioni utili e modificare le impostazioni della segreteria telefonica, altri possono arrecare danni al dispositivo se usati in modo irresponsabile.
Esistono codici capaci di effettuare un reset completo ai dati di fabbrica o addirittura una partizione di memoria del dispositivo, che abbiamo opportunamente segnalato, ma in linea di massima le impostazioni più avanzate sono pensate per essere utilizzate solo dagli utenti più consapevoli ed esperti in questo campo.
In questo articolo elencheremo tutti i codici dialer di Android, suddivisi nelle seguenti categorie:
MMI e USSD, qual è la differenza?
I codici dialer sembrano a prima vista tutti uguali: si compongono infatti di una stringa numerica preceduta e seguita dai simboli di asterisco e cancelletto, componibile direttamente dal tastierino di chiamata dello smartphone senza bisogno, almeno nella maggior parte dei casi, di compiere ulteriori operazioni. Tuttavia si dividono in due categorie principali, che hanno natura ben diversa: MMI e USSD.
MMI (Man Machine Interface)
I codici MMI fanno parte dell’interfaccia uomo-macchina del telefono: proprio come le impostazioni più comunemente utilizzate, fanno infatti da intermediario all’interazione tra l’utente e le funzionalità del dispositivo, con l’eccezione che sono collocati a un livello più nascosto rispetto all’interfaccia grafica con cui si entra di solito in contatto.
Rientrano nei codici MMI degli smartphone Android la maggior parte dei codici dialer che permettono di accedere a informazioni supplementari sul dispositivo, entrare in menù di test e diagnostica utili ai tecnici per identificare problemi in componenti come il display o il GPS e, in casi eccezionali, effettuare un reset completo dello smartphone.
In alcuni rari casi, come negli smartphone OnePlus e Asus, i codici MMI si possono trovare all’interno dell’app dedicata alla calcolatrice, con la funzione di accesso ai menù di test o semplicemente come simpatici easter egg.
USSD (Unstructured Supplementary Service Data)
I codici USSD, sebbene siano formattati in modo pressoché identico ai codici MMI, hanno invece tutt’altra natura: sono infatti usati per le comunicazioni tra lo smartphone e l’operatore di rete mobile a cui è associata la scheda SIM. La tecnologia USSD, utilizzata dagli albori delle tecnologie mobili, è un metodo di comunicazione più immediato e meno costoso degli SMS, ma con la diffusione delle tecnologie basate sulla rete Internet è divenuta in gran parte obsoleta.
Nonostante sia ancora utilizzata in alcuni Paesi in via di sviluppo addirittura come modalità di pagamento, la tecnologia USSD e i conseguenti codici associati sono caduti in disuso nella maggior parte dei mercati.
In Italia, per esempio, i clienti TIM potevano accedere al proprio credito residuo mediante il codice *123#, mentre ora è necessario chiamare, mandare un SMS o accedere all’applicazione dedicata. Sul territorio italiano i codici USSD sono ancora utilizzati dai principali operatori con una sola ma importante funzione: quella della gestione della segreteria telefonica.
Codici generici Android
Codici test
Codici di configurazione
Codici sviluppatore
Altri codici dialer
Codici di reset (ATTENZIONE!)
Codici dialer dei principali brand
Samsung
Xiaomi
realme
OnePlus
Asus
Huawei
Motorola
HTC
Sony
Nokia
Codici dialer degli operatori italiani
TIM
Hai il telefonino spento o fuori copertura
Sei impegnato in un’altra conversazione
Quando il tuo telefono squilla ma non puoi rispondere alla chiamata
Se vuoi deviare direttamente in Segreteria Telefonica tutte le chiamate che ricevi
Vodafone
Tutte le deviazioni di chiamata verso la segreteria
Quando il telefono è spento/non raggiungibile
Quando il numero è occupato
Quando non puoi o non vuoi rispondere
Quando intendi deviare tutte le chiamate verso la segreteria, anche quando il telefono è acceso
Iliad
WindTre
Telefono spento o non raggiungibile
Non puoi o non vuoi rispondere
Sei occupato in un’altra conversazione
Tutti i casi sopra elencati
Tutte le chiamate in arrivo anche a telefono acceso
Fastweb
Deviazione alla segreteria telefonica
Attivazione | Disattivazione | |
Spento & non raggiungibile | *62*3730004410# Invio | ##62# Invio |
Occupato | *67*3730004410# Invio | ##67# Invio |
Non si può/vuole rispondere | *61*3730004410# Invio | ##61# Invio |
Sempre anche se acceso | *21*3730004410# Invio | ##21# Invio |
Deviazione a un altro numero
Attivazione | Disattivazione | Controllo stato servizio | |
Spento & non raggiungibile | *62*# Invio | ##62# Invio | *#62# |
Occupato | *67*# Invio | ##67# Invio | *#67# |
Non si può/vuole rispondere | *61*# Invio | ##61# Invio | *#61# |
Sempre anche se acceso | *21*# Invio | ##21# Invio | *#21# |