Huawei nova 9 recensione, il bello dell’indipendenza Huawei nova 9 recensione, il bello dell’indipendenza

Volta: 07/Feb Di: kenglenn 927 Visualizzazioni

Tanti sono gli aggettivi e le sensazioni che sento e leggo nel web oggi giorno, quando si parla di dispositivi Huawei. Tante le critiche, tante le osservazioni in merito alla “inutilità” dei prodotti del brand in seguito dell’ormai lontano ban americano imposto sotto la legislatura Trump.

Sapete però cosa ha in comune la maggior parte (per non dire quasi tutti) di questi commenti? Il fatto di provenire da persone che non hanno mai provato e toccato con mano un prodotto del brand della “nuova era”.

Un nuovo corso che vede oggi protagonista proprio Huawei nova 9, un device importante e che sotto tanti punti di vista potrebbe segnare la definitiva fine dei tanti stereotipi nati proprio in questi anni in merito all’azienda cinese e al suo futuro. Scopriamo insieme in questa recensione pregi e difetti di questo terminale, e dell’ecosistema Huawei, per scoprire quali delle critiche possano essere considerate valide e quali ormai siano solo retaggio del passato recente.

Ecosistema Huawei, in attesa di HamonyOS ecco la EMUI 12 e tutte le vostre app preferite

Stravolgo il solito schema delle recensioni, decidendo di dare prevalenza e maggiore importanza al tema software rispetto alle solite analisi hardware (che comunque arriveranno più in là nel corso di questa recensione quindi non disperate). Perché se è vero che tante persone si sono allontanate da Huawei una volta che i dispositivi dell’azienda hanno perso l’accesso ai servizi Google, d’altra parte è corretto indicare come l’azienda non sia più in una fase di (normale) riassestamento, e si presenti ora con soluzioni affidabili e ben congegnate, al fine di offrire all’utente un’esperienza senza rinunce.

Da grande appassionato di tecnologia, e da utente che “abusa” dei servizi Google quotidianamente (sia che si parli di Drive, così come di Gmail o di YouTube), ho voluto infatti negli scorsi mesi mettermi alla prova a più riprese con l’esperienza Huawei, prima con un P40 Pro e ora con questo Huawei nova 9, scoprendo come tanti dei pregiudizi fossero dettati dalla mia ignoranza più che da reali limiti durante l’uso.

Da una parte ho infatti assistito alla crescita costante dello store proprietario Huawei AppGallery con sempre più applicazioni ufficialmente supportate, mentre dall’altra parte ho visto l’azienda impegnarsi nell’offrire all’utente tutta una serie di alternative, una su tutte la ricerca Petal con la possibilità d’installare applicazioni dal web ma comunque verificate da Huawei, per permettere a tutti di poter usufruire delle proprie applicazioni desiderate.

Una realtà convincente alla prova dei fatti che ha messo in luce quanto le criticità nell’uso di un dispositivo Huawei (anche includendo nel discorso l’utilizzo di applicazioni Google che possono comunque essere sostituite quasi completamente con le rispettive web-app), siano solamente frutto di una poca attitudine al cambiamento da parte di noi utenti. Una strana forma di appiattimento alle novità, in cui ci sentiamo costretti a utilizzare la tecnologia come poche aziende l’hanno pensata per noi. Una realtà però un filo spaventosa non trovate?

Non voglio con questo dire che la comodità sia un male da ricercare quando si vuole utilizzare il proprio smartphone, ma che d’altra parte dovremmo interrogarci sul costo di questa comodità, che troppo spesso abbiamo dato per scontata oppure proprio non considerato.

Sotto questa luce quindi voglio assolutamente premiare gli sforzi di Huawei, che con il suo store proprietario così come con la possibilità data all’utente di scaricare applicativi anche da store di terze parti, prova a rimescolare gli equilibri in campo, il tutto in uno stile che ora appare molto più completo e professionale, rispetto a chi come me a visto nascere questo nuovo corso soltanto pochi mesi fa.

Nell’attesa di poter provare con mano HarmonyOS sugli smartphone anche alle nostre latitudini, questo Huawei nova 9 basa la sua esperienza utente sulla recente EMUI 12 su base Android 11. Se per alcuni questo dato potrebbe sembrare strano in relazione a tutti i temi toccati nelle righe poco sopra, vi basti sapere che a livello visivo ed estetico questa nuova versione della personalizzazione EMUI ricalca quasi perfettamente quanto visto con le versioni Harmony installate sugli smartphone Huawei in Cina.

Una sorta di “ponte estetico” in grado poi di non sconvolgere l’esperienza utente, con tante modifiche che però arriveranno sotto al cofano, per introdurre tutta la nuova idea di Huawei in merito all’utilizzo degli smartphone, visti come punto di snodo per tutta la vita digitale dell’utente e come hub centrale per tutti gli accessori all’interno dei quali verrà installato HarmonyOS, che ricordiamo sarà ben di più di un semplice sistema operativo per cellulari.

Uno smartphone elegante

Entrando invece nel campo hardware, non si può non cominciare dal capitolo costruttivo ed estetico di questo Huawei nova 9. Uno smartphone che certamente non fa nulla per nascondere le somiglianze con un altro smartphone di recente protagonista delle nostre prove, che però si è dimostrato elegante quanto solido nelle mie giornate d’uso.

Sull’utilità e sul piacere d’inserire i bordi curvi sul display di uno smartphone, penso non finiremo mai di “discutere” nel web. Se da una parte posso confermare che in effetti ormai anche io stia propendendo sempre più ad avere come principale un device dotato di bordi piatti, d’altra parte è innegabile la resa estetica e di effetto wow che queste curvature sul frontale sono in grado di donare.

Il retro vede protagonista questo particolare blocco fotocamere, che Huawei ha deciso di rendere tratto distintivo dei suoi ultimi smartphone, in abbinata conun trattamento della back cover che nella mia unità “azzurra” dona un effetto veramente piacevole tanto alla vista quanto al tatto, escludendo completamente il problema delle ditate durante l’uso pur mantenendo la presenza del vetro come materiale.

Il display al frontale è un unità OLED che presenta bordi perimetrali quasi simmetrici, con in aggiunta un foro centrale nella parte superiore per la fotocamera frontale. A livello funzionale l’aggiunta del refresh rate a 120Hz rappresenta la ciliegina sulla torta come si è soliti dire, per un pannello che mi sento assolutamente di promuovere nella sua fascia di prezzo e che non ha presentato nessun problema durante l’uso, con l’assenza di artefatti estetici e con una reattività al tocco sempre garantita in ogni contesto.

SmartphoneGeekbench 5Geekbench ML3DMarkPCMark Work 3.0 Speedometer 2.0Jetstream 2
Single-coreMulti-coreCPUGPUNNAPIWild LifeWild LifeStress TestPerformance
Honor 5078329743919316132508(15,00 fps)2514 – 2486(98,9%)1234961,04 (±0,59)86044
Motorola Edge 2075627023829557952475(14,80 fps)2485 – 2451(98,6%)1329462,56 (±0,30)86363
Huawei nova 978329041929547412493(12,90 fps)2503 – 2469(98,6%)973548.2 (±0,3.4)60947

Scheda tecnica con qualche ombra ma anche tante luci

Se il display è completamente coerente con il cartellino richiesto da Huawei, lato scheda tecnica pura forse qualcosa di meglio poteva essere fatto, specialmente guardando alla sempre più agguerrita concorrenza che di certo non sta a guardare.

Perché se è vero che questo Huawei nova 9 grazie all’adozione dello Snapdragon 778G non mostra quasi mai impuntamenti in nessuno scenario d’uso, aspettarsi forse un processore migliore a questo prezzo di listino sarebbe stata una richiesta lecita da parte degli utenti. E il processore non rappresenta l’unica area in cui qualche rinuncia è visibile durante l’utilizzo di questo smartphone…

La grandezza del comparto fotocamere al posteriore porta quasi naturalmente l’utente ad avere aspettative molto elevate in termini di resa fotografica e multimediale. La verità è che questa “regola” trova applicazione a metà, con il sensore principale da 50MP in grado di regalare scatti veramente importanti (si tratta della stessa resa di P40 e P40 Pro per quanto riguarda la fotocamera principale), con però poco supporto dalle lenti ausiliarie.

Un peccato perché in un contesto in cui l’attenzione anche al comparto fotografico è dedicata ai dettagli (che si tratti di fotocamere macro oppure di lenti ultra grandangolari sempre più di qualità), questo nova 9 perde l’occasione per distinguersi dalla massa, rimanendo alla fine “uno dei tanti”, nonostante una qualità a tratti veramente molto elevata, garantita anche da un software proprietario in grado di tirare fuori il massimo dalle lenti a disposizione.

In assoluto più interessante la resa della fotocamera anteriore, in un mondo sempre più incentrato sui VLOG e sui video selfie, con i 32MP e la possibilità di riprendere video in 4K che potrebbero risultare come note piacevolmente positive per tutti i creator.

66W, una “rivoluzione” per tanti

Per quanto ormai il tema ricarica rapida sia da considerarsi sulla bocca di tutti, sono ancora pochi gli utenti in possesso di un device in grado di offrire dati estremamente veloci quando si parla appunto di ricarica.

Questo Huawei nova 9 porta in dote, oltre a un’unità interna da 4300mAh, proprio la tecnologia di ricarica a 66W (caricatore offerto in confezione), in grado di offrire una ricarica di oltre il 50% in soli 20 minuti, e una ricarica completa in meno di 50. Dati incredibili che renderanno l’ansia da batteria scarica un lontano ricordo e vi permetteranno di godere di una delle funzionalità secondo me più interessanti implementate nel mercato smartphone dell’ultimo periodo.

Per quanti di voi comunque interessati ai dati e alle statistiche d’uso, per quanto sia oggettivamente difficile standardizzare i differenti usi che ognuno di noi ha del proprio smartphone, vi posso indicare come in oltre 5 ore il dato di schermo attivo in contesto connessione dati, con anche 7/8 ore di utilizzo misto Wi-Fi/rete dati spalmato durante la giornata.

Il nostro test standard della durata della batteria effettuato su PCMark Work 3.0 con luminosità del display bloccata al 50% ha restituito un risultato di 11:16h, quasi un’ora in più del “gemello” Honor 50 che si è fermato a 10:04h.

Conclusioni e analisi sul prezzo

A tutti quelli di voi giunti fino a questo punto della recensione non posso che consigliare questo Huawei nova 9. È chiaro che ormai praticamente tutte le rinunce rappresentate dal ban americano siano più ansie del passato che un reale ostacolo alla vita quotidiana, così come è chiaro che l’ecosistema Huawei è sulla strada di crescita giusta e corretta con i mesi a venire che rappresenteranno ancora di più un passo verso l’evoluzione del brand e dell’azienda.

499 euro, qualcosa in meno se si sceglie di preordinare il prodotto sul sito Huawei nel mese di novembre, potrebbero certamente rappresentare un prezzo poco aggressivo e fuori linea rispetto alla concorrenza. Con però in regalo le Freebuds Pro, ancora ad oggi uno dei modelli di auricolari TWS con cancellazione attiva del rumore migliori sul mercato e fra i miei preferiti, rappresenta una proposta non così fuori mercato per un device ben costruito, con un ottimo display OLED ad alta velocità, una batteria a lunga durata con il plus della ricarica ultra veloce ed un esperienza software piacevole, appagante a livello estetico e di funzioni smart sparse qua e la.

Certo non avrete la miglior resa fotografica e non avrete il miglior processore a bordo, ma in generale avrete fra le mani un device affidabile in ogni contesto d’uso. E poi per concludere, volete mettere la qualità telefonica e di ricezione di uno smartphone Huawei? Veramente impagabile!