Era il 5 ottobre 2011 quandola notizia girò tutto il mondo: Steve Jobs, il creatore, fondatore e anche anima di Apple era scomparso. Morto dopo una dura battaglia contro una malattia inesorabile che lo aveva portato negli anni a presentare i suoi nuovi prodotti con un corpo sempre più esile e sempre più invecchiato. Non aveva chiaramente mai perso la volontà di fare, di creare, di pensare a come migliorare la vita e il lavoro di tutti. La sua morte arrivò esattamente a poche ore dal keynote di presentazione dell'iPhone 4s, un giorno storico per l'azienda di Cupertino che per la prima volta in platea aveva lasciato un posto vuoto, quello per Steve Jobs.
Steve Jobs: la vera anima di Apple
Negli anni si è parlato sempre molto di Steve Jobs e di quello che ha fatto per Apple. Era il 1974 e dipendente della Atari, decise insieme al suo amico Steve Wozniak, di lavorare per la prima volta ad una versione di un circuito del videogioco Breakout. Fu la prima cosa che decisero di fare assieme e questa voglia vide luce poi con la fondazione della Apple Computer il 1° Aprile 1976. La sua prima sede? L'ormai famoso garage della casa di Jobs, dove la coppia di visionari lavorò alla creazione del primo mac ossia dell'Apple I. Da lì seguì il progettoLisa (1984) ma anche i problemi che sfociarono nelle dimissioni forzate di Steve Jobs, fatto fuori dall'azienda che lui stesso aveva fondato.
Steve decise allora di fondare la NeXT Computer che successivamente acquistò la Pixar, una casa di produzione cinematografica con l'obiettivo di realizzare unicamente animazioni computerizzate. E sappiamo oggi dove è arrivata proprio la Pixar. Nel 1996 la Apple Computer aveva necessità di aggiornare il sistema operativo montato sui propri computer e contattò Jobs che propose il NeXTSTEP, sistema operativo della NeXT. In cambio chiese che la Apple acquisisse la NeXT, all'epoca in grave crisi. Dopo risultati commerciali altalenanti, l'amministratore delegato di Apple Gil Amelio venne allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ma senza stipendio ricevendo la cifra simbolica di 1 dollaro all'anno. Da lì Apple divenne effettivamente storia con lo sviluppo di Mac OS X e iOS e di tutti i prodotti che oggi fanno davvero parte della nostra vita, iPhone in primis.
iPhone, lo smartphone che ha davvero rivoluzionato il modo di telefonare, di navigare sul web e di fare foto. Era il 9 gennaio 2007 quando Steve Jobs lo presentò al Macworld Conference & Expo. Il fondatore di Apple aveva capito, in netto anticipo rispetto agli altri, che in un futuro non troppo lontano, chiunque avrebbe potuto usare un telefono evoluto, senza tasti fisici e con la possibilità non solo di chiamare ma anche di ascoltarci la musica, navigare sul web e addirittura guardare le mappe. Jobs lo disse chiaramente "l'iPhone era una combinazione di tre dispositivi: iPod con schermo tattile, telefono cellulare rivoluzionario e internet". E fu rivoluzione!
iPhone è arrivato oggi alla tredicesima generazione, creando vera dipendenza per chi ha capito il vero spirito di Apple e dei suoi prodotti, creati con cuore prima da Steve Jobs e ora da Tim Cook. Apple ha ancora un'anima ''alla Steve Jobs'', si è dovuta adeguare al mercato e alle sue richieste ma in fondo continua a creare prodotti che si differenziano, proseguendo per una strada che è quella sicuramente tracciata dal suo fondatore.
E proprio Apple ha voluto celebrare la giornata del ricordo a Steve Jobs con una pagina, a lui dedicata, sul sito ufficiale. E c'è lì un messaggio che l'azienda ha voluto dedicare alla famiglia di Jobs, un messaggio di ringraziamenti al creatore di Apple con tanto di video che ripercorre le tappe della vita di Steve Jobs e che in qualche modo fa ricordare quantoApple sia figlia di Steve Jobs e quanto Steve Jobs sia ancora dentro Apple.
Da dieci anni ormai, lutto e accettazione vanno di pari passo.La nostra gratitudine è diventata grande quanto la nostra perdita.Ognuna e ognuno di noi ha cercato conforto seguendo la propria strada,ma oggi ci unisce la bellezza del nostro amore per Stevee per quello che ci ha insegnato.Perché tra tutti i doni che ci ha fatto, il più duraturo è la forza dei suoiinsegnamenti. Steve ci ha insegnato ad aprirci alla meraviglia del mondo,a provare curiosità per le nuove idee, a guardare dietro langolo e soprattuttoa conservare lumiltà di chi si sente sempre agli inizi.Molte cose le vediamo ancora attraverso i suoi occhi, ma Steve ci hainsegnato anche a osservare con i nostri. Ci ha dato strumenti per vivere,e questo per noi è stato di grande aiuto.Una delle maggiori fonti di consolazione è stata poter associare Stevealla bellezza. La vista di qualcosa di bello (un bosco sul fianco di una collina,un oggetto ben costruito) evoca in noi il suo spirito. Persino nei suoi annidi sofferenza, Steve non ha mai perso la sua fede nella bellezza del vivere.Nessun ricordo può contenere quel che ci portiamo nel cuore: Steve ci mancaprofondamente. Averlo come marito e come padre è stato un privilegio.