Come richiedere tabulati messaggi WhatsApp

Volta: 06/Feb Di: kenglenn 1012 Visualizzazioni

Chi è senza WhatsApp scagli la prima pietra. Il sistema di messaggistica istantanea è talmente diffuso che è quasi impossibile trovare qualcuno che non lo abbia installato sul proprio cellulare. Oggi attraverso WhatsApp si fa tutto: si stringe amicizia; ci si fidanza e poi ci si lascia; si effettuano importanti comunicazioni di lavoro; ci si organizza con i parenti; ecc.

Oramai, WhatsApp ha talmente preso il sopravvento su qualsiasi altro mezzo di comunicazione che anche la giurisprudenza riconosce il suo valore legale: se intendi dimostrare che sei vittima di stalking, che sei stato diffamato o ingiuriato, puoi produrre in tribunale anche i messaggi di WhatsApp, i quali potranno essere valutati dal giudice come prova.Tuttavia, è possibile che le chat, poiché risalenti nel tempo, siano andate perdute. Come richiedere i tabulati dei messaggi WhatsApp? È proprio quello che vorrei spiegarti con questo articolo. Pertanto, se hai assoluto bisogno di recuperare vecchi messaggi e chat, oppure vuoi conoscere le conversazioni avvenute tra altre persone, prosegui nella lettura: potrai trovare alcune informazioni utili.

Indice

Messaggi WhatsApp: valgono come prove in giudizio?

Prima di vedere come richiedere tabulati messaggi WhatsApp dobbiamo chiarire a cosa servirebbe mai un’operazione del genere. Ebbene, il recupero delle chat può essere molto utile in vista di un futuro giudizio, considerato che la giurisprudenza ha oramai sdoganato l’orientamento secondo cui il messaggio ricevuto o spedito da WhatsApp è considerato una prova e, quindi, idoneo a far ingresso in un processo sia civile, che penale.

Chat WhatsApp: come usarle in tribunale?

Se vuoi portare una chat WhatsApp in tribunale per farla valere come prova a tuo favore, puoi fare lo screenshot del display del cellulare; dopodiché, il relativo file può essere stampato, oppure allegato con una pennetta usb al fascicolo.

La controparte, tuttavia, potrebbe contestare il documento così formato, ritenendo ad esempio che sia un falso oppure che la chat sia stata alterata. In caso di contestazione, il materiale non può essere utilizzato e cioè quel messaggio incriminato non può essere considerato prova.

Al riguardo i giudici hanno però precisato che non basta la semplice contestazione, ma che questa deve essere accompagnata da motivazioni che la giustifichino (si pensi ad esempio alla mancata indicazione della data).

Trascrizione dei messaggi WhatsApp: come funziona?

La giurisprudenza [1] ha ammesso la trascrizione dei messaggi. In caso di contestazione sull’autenticità del messaggio, la parte può chiedere al giudice di disporre una consulenza tecnica d’ufficio: il giudice provvederà, quindi, a nominare un perito al quale andrà consegnato lo smartphone. Dopo un esame del supporto e della chat, questi provvederà a riportarne il testo su un documento ufficiale (cartaceo) che diventa una prova vera e propria nel processo.

Acquisizione dello smartphone: cos’è?

Un’altra modalità con cui il messaggio incriminato può fare il suo ingresso nel processo e, quindi, assumere valore di prova, è stata fornita dalla Cassazione [2]: l’acquisizione dello smartphone al processo. La rappresentazione fotografica, infatti, non ha alcun valore senza il supporto materiale che contiene l’originale. È solo con quest’ultimo che si può avere la certezza della effettiva genuinità della stampa.

Tabulati messaggi WhatsApp: come accedere?

È possibile che tutti i metodi per avvalersi dei messaggi WhatsApp in giudizio che abbiamo sinora spiegato non siano sufficienti: ciò accade quando la chat non è più sullo smartphone, ad esempio perché cancellata. Ma ancor più importante è il caso in cui si voglia risalire ad una conversazione altrui. Come fare in questi casi? È possibile chiedere i tabulati delle chat di WhatsApp?

Ebbene, per ottenere questo risultato, cioè per recuperare le chat intercorse tra altre persone, occorre affidarsi ad appositi strumenti di acquisizione forense e analisi tecnica investigativa che consentano di addivenire ad una vera e propria perizia su WhatsApp. Tale perizia, ovviamente, avrà pieno valore legale come prova in tribunale, utilizzabili in ambito giudiziario all’interno di processi civili o penali.

Ovviamente, poiché attraverso i tabulati si risale alle conversazioni, questa operazione è molto delicata e può essere effettuata dal personale della polizia giudiziaria solamente dietro autorizzazione del giudice: ciò perché l’accesso ai tabulati comprime una delle libertà fondamentali riconosciute dalla Costituzione, che è quello della segretezza delle comunicazioni.

Tabulati WhatsApp: come funziona?

Accedere alle conversazioni WhatsApp non è semplice: la tecnologia di questa app è fatta in modo da proteggere le conversazioni da occhi indiscreti. I contenuti delle conversazioni non vengono infatti memorizzati da Whatsapp, poiché la cifratura end-to-end delle chat impedisce ai server di accedere al contenuto leggibile in chiaro.

Le chat, le foto e video scambiati e quanto contenuto nelle conversazioni private è memorizzato solamente sui dispositivi coinvolti nella chat privata o nei gruppi WhatsApp. L’unica possibilità di acquisizione che attesti l’integrità dei dati acquisiti è quindi quella di prelevarli dagli smartphone su cui tali messaggi, foto o video sono stati salvati.

Questo significa che, se si vuole procedere ad estrarre i tabulati dei messaggi WhatsApp, l’unico modo è quello di avere accesso allo smartphone: in altre parole, la perizia dovrà essere effettuata obbligatoriamente sul cellulare in cui è conservata la chat.

Pertanto, per richiedere i tabulati di messaggi WhatsApp bisognerà inevitabilmente procedere al sequestro dello smartphone o, in alternativa, se non si tratta di reati, avere la disponibilità dello stesso.

Quando possono essere chiesti i tabulati di WhatsApp?

I tabulati di WhatsApp inerenti a conversazioni avvenute tra altre persone possono essere chiesti solamente se vi siano comprovate ragioni di giustizia. Ciò significa che, ad esempio, durante le indagini preliminari si potranno chiedere i tabulati per verificare la sussistenza di un reato. In casi del genere, se l’autorità giudiziaria ravvisa la necessità di recuperare i tabulati dei messaggi WhatsApp, allora ordinerà il sequestro dello smartphone e il compimento su di esso delle necessari operazioni di estrazione.

Al contrario, se sei interessato ad ottenere i tabulati dal tuo telefono, ad esempio nel caso di chat ormai andate perdute, potrai affidarti ad un esperto che, attraverso appositi software, sia in grado di estrapolare le chat che cerchi dal tuo smartphone. Una volta ottenuti i tabulati, potrai produrli in giudizio come prova.

note

[1] Trib. Milano, sent. del 24.10.2017.

[2] Cass. sent. n. 49016/2017.

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