Ecco perché James Bond non usa l’iPhone

Volta: 28/Mar Di: kenglenn 851 Visualizzazioni

James Bond (Daniel Craig) and Paloma (Ana de Armas) in NO TIME TO DIE,an EON Productions and Metro-Goldwyn-Mayer Studios film Credit: Nicola Dove

No Time To Die è appena uscito al cinema e moltissimi fan di James Bond stanno riempiendo le sale per vedere la spia usare i suoi gadget ingegnosi per salvarsi la pelle. Ma utilizza davvero il meglio della tecnologia per riuscirci? Noi pensiamo di no. Qualcuno vede una Polaroid spara-raggi laser?

Prima di entrare nel merito di ciò che le spie preparate dovrebbero usare nella vita reale, diamo un'occhiata a ciò con cui Bond armeggia in questa sua ultima, rimandatissima uscita. Grazie alla chiusura delle sale causa pandemia, il film esibisce i rinnovati Nokia 3310, Nokia 7.2 e Nokia 8.3 5G. Le date d'uscita per questi telefoni sono rispettivamente il 2017, il settembre 2019 e l'ottobre 2020.

Anche sorvolando sull'improbabile connubio tra l'immaginaria super spia britannica e Nokia, un marchio che ha conquistato solo lo 0,7% del mercato degli smartphone nel quarto trimestre dello scorso anno, i cellulari obsoleti non sono certo una tecnologia all'avanguardia per sconfiggere i cattivi – e già questo forse non è il massimo.

Ecco perché James Bond non usa l’iPhone

James Hadley, CEO e fondatore di Immersive Labs – una piattaforma di formazione sulla cybersecurity – e prima ancora di GCHQ (Government Communications Headquarters), ha qualcosa da dire sulle scelte fuori tempo di Bond. "Se gli consegnassero un vecchio telefono Android, Bond dovrebbe controllare che Q si sia premurato di aggiornare il sistema operativo per prevenire le vulnerabilità più recenti", dice.

Hadley capisce bene i vantaggi di un telefono più vecchio, ma ritiene che non sia una scelta pratica per una spia moderna. "Alcuni credono che usare ‘telefoni stupidi’ – apparecchi pre-smartphone meno legati ai software – sia più sicuro per Bond", afferma. "Ma questo ne limiterebbe la possibilità di utilizzare persino le più elementari applicazioni Internet".

Quindi, si tratta di rivedere i vecchi telefoni e renderli meno vulnerabili. Come dice Hadley, (incrociamo le dita) Q è un esperto di moderne minacce alla sicurezza, e non solo di penne stilografiche letali. Jake Moore, esperto di cybersecurity della società Eset ed ex agente di polizia, spiega: "Di solito i dispositivi più vecchi sono esposti a un maggior numero di rischi per la sicurezza, ma se un telefono è stato configurato correttamente, con un controllo utente limitato e modifiche personalizzate, allora l'anti-tracking e l’anti-sorveglianza controbilancerebbero il sistema operativo obsoleto e altri difetti".